Cos’è la mediazione
Se vi trovate a dover gestire un conflitto, sapete bene quanto possa essere difficile comunicare apertamente con la controparte e trovare un accordo. Magari state pensando di rivolgervi a un avvocato, che vi aiuti a far valere le vostre ragioni.
È però importante che siate consapevoli che questo passo può segnare un punto di non ritorno: nel momento in cui il vostro conflitto si trasformerà in una controversia legale dovrete essere pronti a fare fronte a una serie di possibili conseguenze:
- Affrontare una procedura giudiziaria lunga e costosa.
- Compromettere irrimediabilmente il vostro rapporto con la controparte.
- Accettare una decisione imposta da un Giudice, rinunciando alla possibilità di negoziare.
In molti casi, preservare la qualità delle relazioni con la controparte è fondamentale. Pensate ad esempio ai vostri colleghi o superiori, al vostro coniuge, o ancora ai vostri vicini di casa: sono tutte persone con cui, in un modo o nell’altro, dovrete continuare ad avere a che fare anche in futuro.
In queste situazioni, la mediazione può rivelarsi un’alternativa molto valida. Il mediatore è un professionista che aiuta le parti a ristabilire la comunicazione e a trovare volontariamente un accordo solido che duri nel tempo.
I vantaggi della mediazione
- Risparmiate tempo e denaro rispetto alle vie legali tradizionali: nessuna delle parti deve per forza coinvolgere un avvocato. Il mediatore è l’unico punto di riferimento per entrambe e il suo onorario può essere equamente diviso.
- Aumentate le probabilità di restare in buoni rapporti con la controparte: il mediatore aiuta le parti a ristabilire la comunicazione, a comprendere il punto di vista dell’altro e a trovare una soluzione che sia accettabile per entrambi.
- Raggiungete un accordo volontariamente, senza imposizioni da parte di un Giudice: un accordo che risponda alle esigenze fondamentali di tutte le parti in causa è più soddisfacente e ha maggiori probabilità di durare nel tempo, Riducendo così gli effetti dello stress, molto comune in una situazione di conflitto.
- Tutelate la vostra privacy: tutto ciò che viene detto e discusso durante le sedute di mediazione è confidenziale e non viene condiviso con terze persone. Le parti si impegnano a firmare un accordo di confidenzialità che tutela la privacy di tutti i soggetti coinvolti.
Una mediazione per ogni tipo di conflitto
Un conflitto può sorgere in qualsiasi sfera della vita privata e professionale. Anche la mediazione opera in diversi ambiti, applicando di volta in volta le tecniche di negoziazione più adatte al contesto.
MEDIAZIONE FAMILIARE
La mediazione familiare si rivolge alle persone che si trovano a dover gestire un conflitto all’interno della famiglia. In caso di divorzio o separazione, la guida professionale di un mediatore può favorire il raggiungimento di un accordo tra i coniugi, evitando così conflitti e incomprensioni in atto che spesso coinvolgono anche bambini e giovani adulti. Inoltre, la mediazione è più conveniente dell’intervento di un avvocato e può rivelarsi altrettanto utile anche per risolvere altre questioni familiari, come le successioni e i casi di curatela.
MEDIAZIONE CIVILE E COMMERCIALE
Nei contesti aziendali e nel mondo commerciale in genere, le controversie giudiziarie possono arrivare a costare caro. La mediazione aziendale e d’impresa si pone l’obiettivo di gestire efficacemente i contrasti, ad esempio tra aziende, tra aziende e clienti, tra azionisti e tra collaboratori. In questo ambito, l'ampia esperienza giuridica maturata all’interno del settore bancario internazionale è il mio vero punto di forza, perché mi permette di mediare efficacemente tra i diversi stakeholder anche nel quadro di situazioni più complesse, come una fusione societaria transfrontaliera o una joint venture.
MEDIAZIONE A SCUOLA
La mediazione scolastica costituisce un mezzo efficace per risolvere i conflitti che possono sorgere nelle scuole, tra pari oppure tra allievi, insegnanti e genitori. In questi casi, la figura del mediatore scolastico e familiare può intervenire efficacemente per aiutare le parti a risolvere le incomprensioni e a evitare di prendere decisioni drastiche che possono compromettere l’equilibrio di bambini e ragazzi, come ad esempio un cambiamento di scuola. Anche nei casi di bullismo, la mediazione può rivelarsi un’ottima alternativa per coinvolgere attivamente allievi, genitori e insegnanti nella risoluzione del problema.
Come funziona una procedura di mediazione
Un mediatore non si preoccupa di stabilire chi ha ragione o torto in una situazione di conflitto, ma si concentra sulla procedura di negoziazione per trovare una soluzione.
Una procedura di mediazione si sviluppa in un percorso di cinque fasi, volto a identificare i reali interessi in gioco, a ristabilire la comunicazione tra le parti e a condurle verso la ricerca di un accordo comune.
Il primo incontro è sostanzialmente di tipo conoscitivo, dà modo al mediatore di conoscere le parti coinvolte e di capire se sono sufficientemente motivate a trovare un accordo. Se da questa prima analisi emerge che la mediazione è la strada giusta da intraprendere, le parti vengono invitate a firmare un accordo che definisce le regole di base da rispettare durante e dopo questo percorso.
Nella seconda fase, le parti chiariscono insieme al mediatore le preoccupazioni di fondo che devono essere affrontate. In questo modo, si pongono le basi per affrontare le fasi successive, volte a identificare gli effettivi interessi in gioco e le possibili soluzioni.
In questo terzo step, le problematiche emerse nella seconda fase vengono analizzate a fondo per arrivare a comprendere quali sono i reali interessi in gioco. Il mediatore lavora insieme alle parti per capire cos’è veramente importante per ciascuna di loro e perché.
Una vota chiariti gli aspetti rilevanti per ciascuna delle parti, queste vengono guidati messe nella condizione di potersi esprimere liberamente e di superare i blocchi mentali che limitano l’elaborazione di nuove idee e prospettive. Questa fase sfocia idealmente in un punto di incontro, che però resta per il momento privo di effetto vincolante. Se necessario, a questo punto si può prevedere l’intervento esterno di una terza parte, che verifichi la solidità e la realizzabilità dell’accordo.
In questa ultima fase, il mediatore lavora insieme alle parti alla stesura di un accordo, che formalizzi i punti d’intesa raggiunti in fase di negoziazione. Qualora si desiderasse stipulare un accordo formale, il mediatore o una delle parti può suggerire un contributo fornito da un avvocato esterno.
La mediazione è adatta a risolvere il vostro problema?
Abbiamo visto che la mediazione presenta diversi vantaggi rispetto ai metodi tradizionali di affrontare le controversie. D’altra parte, per ricorrere a un mediatore devono esserci i giusti presupposti. Vediamo i principali casi in cui la mediazione non è un’alternativa praticabile:
- Una delle parti non è disposta a partecipare.
- Una delle parti non se la sente di partecipare perché, per svariate ragioni, non ritiene di poter comunicare o negoziare alla pari con la controparte.
- Le parti preferiscono che la questione venga regolata da una decisione presa da un Giudice.
- Per alcuni casi che coinvolgono la sfera del diritto penale o dell’ordine pubblico si impone una procedura giudiziaria in Tribunale.
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Grazie alla mediazione, risolvere i conflitti in modo efficace e costruttivo è possibile.
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