Nella finanza la mediazione può risolvere molte controversie

Dopo l’entrata in vigore delle nuove norme sul settore finanziario, abbiamo intervistato Ingrid van den Broek, legale e mediatrice titolare di Pro-mediator, incaricata di sviluppare in Ticino l’Ufficio di conciliazione Ombudsstelle Finanzdienstleister (OFD).

Ad inizio anno sono entrate in vigore delle nuove disposizioni di legge per il settore finanziario. Ce ne può parlare in sintesi?

«Il primo gennaio 2020 sono entrate in vigore le nuove leggi sui servizi finanziari (LSer- Fi) e sugli istituti finanziari (LlsFi) con l’obiettivo ultimo di rafforzare la reputazione e la competitività della piazza finanziaria svizzera. Grazie alla nuova normativa i clienti possono far valere con più facilità i propri diritti. Inoltre tutti i fornitori di servizi finanziari, come i gestori patrimoniali e chi si occupa più in generale di consulenza in ambito finanziario devono essere in possesso di specifiche autorizzazioni rispettando adeguate misure organizzative. Pertanto, l’attività rivolta alla clientela deve essere svolta da parte loro con ancora più trasparenza e diligenza».

Quanto tempo hanno a disposizione le strutture che rientrano nel campo di applicazione delle nuove leggi per conformarsi a quanto richiesto dal legislatore?

«È previsto un periodo transitorio di due anni, con scadenze diverse per gli obblighi previsti dalle leggi. Secondo la LSerFi risulta essere attuale ed importante per i fornitori di servizi finanziari la scadenza del prossimo 24 dicembre. Infatti entro tale data dovranno essere affiliati ad un organo di mediazione riconosciuto dal Dipartimento federale delle finanze (DFF). Quest’obbligo non si rivolge unicamente ai fornitori di servizi finanziari svizzeri, sia per i clienti svizzeri sia per i clienti all’estero, ma anche per coloro che dall’estero offrono i loro servizi ai clienti residenti sul nostro Spesso attraverso una mediazione le parti riescono a trovare una soluzione senza passare dal sistema giudiziario. ©CDT/GABRIELE PUTZU territorio. Queste disposizioni richiamano in sostanza quelle previste per il mercato finanziario dell’Unione europea, dalla cosiddetta MIFID II, ossia la direttiva 2014/65/UE relativa ai mercati degli strumenti finanziari. L'autorità di vigilanza sul mercato finanziario svizzero, la Finma, verificherà l’attuazione di quest’obbligo di affiliazione».

Come si svolge la mediazione prevista dalle nuove norme di legge in ambito finanziario?

«Ai sensi della legge LSerFi il cliente o il fornitore di servizi finanziari ha la facoltà di rivolgersi ad un organo di mediazione riconosciuto dal DFF. Nel contesto della procedura si applicano le stesse regole di una procedura di mediazione classica. Risultano essere quindi importanti ad esempio l’obbligo di confidenzialità, l’indipendenza e l’imparzialità del mediatore. Nel mio ruolo di mediatore fornisco struttura alla mediazione e con la mia professionalità guido le parti nel trovare l’accordo adeguato alla loro controversia. Ai sensi della legge LSerFi è stabilito un regolamento di procedura ‘non burocratica, equa, rapida, imparziale e per il cliente del fornitore di servizi finanziari economica o gratuità’. Secondo questa procedura, dopo aver esaminato la controversia, presento attivamente una proposta di soluzione alle parti. Le parti non sono vincolate dalla proposta del mediatore: infatti si può in seguito attivare un’udienza di mediazione. Nella maggior parte dei casi viene trovato un accordo, ma se non si raggiunge un accordo il mediatore può pronunciarsi con una valutazione scritta, per poi lasciar decidere alle parti cosa fare».

Quali sono le competenze richieste a chi svolge l’attività di mediazione in questo ambito?

E come è ricaduta su di lei? «Il 24 giugno scorso il DFF ha riconosciuto i primi organi di mediazione ai sensi della LSerFI. Attualmente, a livello nazionale si contano sette organi di mediazione riconosciuti, solo pochi di questi però sono attivi in Ticino. Il DFF ritiene importante che un mediatore in questo ambito possieda non solo le capacità di un buon mediatore ma anche delle competenze e conoscenze specifiche del mercato finanziario, dei prodotti e strumenti finanziari e il mercato finanziario nel suo insieme».

Quali sono le competenze specifiche che hanno portato a scegliere lei per sviluppare un ufficio di conciliazione al sud delle Alpi da parte dell’Ombudsstelle Finanzdienstleister (OFD) di Zurigo?

«L’Ombudsstelle Finanzdienstleister OFD, fra i primi organi di mediazione riconosciuti il 24 giugno 2020, era da subito interessato ad essere in grado di coprire tutta la Svizzera anche con una presenza in Ticino. Già presente a Zurigo, l’OFD mi ha chiesto come mediatore e titolare di Pro-mediator a Lugano, di seguire per loro il mercato finanziario ticinese e in Mesolcina. Attualmente siamo un team con una presenza a Zurigo, Neuchâtel e Lugano e rappresentiamo già più di 5.000 consulenti e fornitori di servizi finanziari svizzeri e stranieri. Il mio cognome indica chiaramente che le mie origini sono all’estero. Infatti, terminati gli studi universitari in diritto civile ed internazionale in Olanda, dove sono nata, prima di giungere in Svizzera ad abitare con la famiglia, ho svolto per tanti anni l’attività di legale e vicepresidente presso un importante istituto bancario internazionale, in diverse città europee e negli Stati Uniti, acquisendo diverse competenze specifiche in ambito finanziario. Grazie a queste esperienze internazionali ho sviluppato la capacità di condurre colloqui anche impegnativi in modo fluido nella lingua madre delle controparti, sia essa l’italiano, l’inglese, il tedesco, il francese o l’olandese, contribuendo a mettere le persone coinvolto a loro agio. Reputo quest’ultimo punto spesso decisivo per il buon esito della mediazione».

Spesso non è possibile trovarsi di persona per tentare la conciliazione. C’è una soluzione digitale?

«Quando le parti si trovano geograficamente distanti tra di loro, per esempio in Paesi diversi, o quando gli spostamenti possono comunque rivelarsi difficoltosi, come è emerso con la pandemia, grazie a corsi specifici che ho seguito nel recente passato, posso offrire alle parti una procedura di mediazione online. Credo fortemente che la mediazione, adesso a volte ancora innovativa e poco conosciuta, abbia un ruolo sempre più importante come alternativa alla via giudiziaria, che può contribuire in tempi relativamente brevi a riequilibrare un ambiente diventato disfunzionale». RED.